Di Alessandro Pelisseri
NZEB è un acronimo che sta a significare: “Near zero energy building”= Edifici ad energia quasi zero. Sono considerati Nzeb gli edifici ad altissima prestazione energetica, nei quali il bilancio tra energia consumata e prodotta è vicina allo zero e sono minimi i consumi per il riscaldamento, la climatizzazione, l’illuminazione, la ventilazione e la produzione di acqua calda sanitaria.
Da ricerche coordinate a livello europeo si è desunto che gli edifici nei quali viviamo e lavoriamo quotidianamente sono responsabili del 40% del consumo energetico globale e circa due terzi di questi consumi sono causati dal riscaldamento.
Entro il 2021, tutti gli edifici nuovi o soggetti a una ristrutturazione importante dovranno essere a fabbisogno di energia quasi zero mentre per i nuovi edifici pubblici, comprese le scuole, la scadenza è anticipata al 2019, cioè poco più che dopo-domani.
Probabilmente pochi si rendono conto che la semplice azione quotidiana dell’”abitare” è causa di un enorme spreco di energia che è sinonimo di inquinamento, esaurimento di risorse naturali, cambiamenti climatici, tensioni politiche ed economiche.
Occorre ripensare le città già nell’immediato e il primo fondamentale passo è diffondere consapevolezza nei cittadini- abitanti -consumatori -elettori.
Noi architetti abbiamo una grande responsabilità per ruolo, sensibilità e conoscenza tecnica nel proporre le giuste soluzioni e nel garantire luoghi dell’abitare armonici, belli ed intelligenti. Ma ancora di più è responsabilità della Politica (si noti la “P” maiuscola) che deve sapere indirizzare ed immaginare un futuro con azioni ed investimenti che vadano oltre le prossime sterili scadenze elettorali.
In Italia abbiamo ricevuto in eredità un patrimonio storico architettonico di città unico al mondo da cui avremmo dovuto trarre maggiore esempio.
Negli ultimi cinquant’anni invece si è costruito con indifferenza e disattenzione, consegnando al presente periferie tristi, inospitali, energivore ed inquinate.
E’ imperativo cambiare rotta, qualcosa sta succedendo ma la strada è ancora lunga.
Occorre affrettare il passo.